A ognuno di noi è capitato di ascoltare o anche di raccontare fiabe, magari quelle che giravano nelle nostre case, nei nostri paesi prima dell’epoca del cinema e della TV. Sono racconti che richiedono un certo mestiere e che sono degni di attenzione, sia perché non sono stati creati solo o soprattutto per i bambini, sia perché contengono, in vario modo, elementi e motivi che richiamano la storia culturale e sociale dell’umanità.

Il corso si propone di far conoscere contenuto e significato dei racconti di favole nella cultura popolare veronese e valpolicellese tradizionale, a partire dalla raccolta, realizzata dallo studioso Ettore Scipione Righi a fine ‘800 e intitolata Fiabe e Racconti veronesi (pubblicata qualche anno fa da Fondazione Cini e Centro di Documentazione per la Storia della Valpolicella e curata dei due docenti). Si tratta di 230 testi, parte in dialetto, parte in italiano, raccolti da Righi fra Verona e San Pietro in Cariano e trascritti dai suoi collaboratori: ci sono fiabe di magia, fiabe di avventura, leggende legate alla vita di Cristo con gli Apostoli e dei Santi e aneddoti di vita contadina.

Vista l’importanza della lettura diretta, in apertura di ogni incontro si leggerà una fiaba-

Numerose sono le narratrici e parecchie le donne protagoniste, per cui alla presenza femminile sarà dedicato un incontro ad hoc.

Svolgimento del corso:

1 – La fiaba nella cultura popolare veronese e il patrimonio delle fiabe Righi.

2 – Temi e motivi, narratori e narratrici.

3 – Il mondo femminile nelle fiabe Righi.

4 – Le fiabe di magia.

5 – Le storie dei contadini.

6 – La lingua e lo stile narrativo.

Specifiche del corso